Per progettare l’interfaccia e l’esperienza d’uso di un prodotto digitale bisogna mettersi nei panni delle persone che lo utilizzeranno, cercando di anticipare le loro esigenze e cogliere le loro aspettative.
Ce lo racconta Alessandro Cilea, designer di grande esperienza e professionalità, che lavora in Posytron da fine 2014.
Che cosa si intende per UX e UI designer?
Sono due figure diverse, entrambe fondamentali per il successo di un progetto digitale. L’attività dello UI (user interface) designer ha come obiettivo la progettazione dell’interfaccia del sito web, della mobile app e, più in generale, di qualsiasi sistema entri in dialogo con l’utente, basato sul sentiero tracciato dal lavoro dello UX (user experience) designer, che è invece orientato ad aumentare la soddisfazione delle persone migliorando l’usabilità, la semplicità e il comfort del prodotto digitale.
UX e UI designer devono lavorare a stretto contatto, indipendente dall’oggetto che si sta progettando. Che si tratti di un portale per un brand di moda o di una app per un grande evento, è importante ricordare sempre che non si lavora per dei generici ‘consumatori’, ma per delle persone.
Come dice Don Norman, i designer dovrebbero progettare non cose che le persone usano, ma che le persone potrebbero amare. Questo è il mio leit motiv.
Come si lavora per progettare l’interfaccia e l’esperienza di un progetto digitale?
Nei Posytron Labs abbiamo sviluppato una nostra metodologia di lavoro, che prevede innanzitutto una fase di analisi. Dobbiamo approfondire le esigenze delle persone a cui il progetto è rivolto, quali preferenze e quali aspettative hanno, come useranno il nostro prodotto.
Si passa poi alla progettazione vera e propria: qui preferiamo lavorare in modo fluido e collaborativo, ci confrontiamo più volte passando dai wireframe iniziali (anche su carta) ai prototipi di basso livello con le prime microinterazioni, fino ad arrivare ai mockup di alto livello e i prototipi animati.
Il lavoro però non finisce qui. Dopo aver definito la ‘regia’ del prodotto, i designer affiancano il team dei developer nello sviluppo vero e proprio, supervisionando e supportando la traduzione del protipo in un prodotto finito. Lo scambio tra designer e sviluppatori è comunque continuo, fin dalle primissime battute.
Come si diventa un bravo designer?
Non penso esista un unico percorso, tuttavia credo sia necessario imparare ad anticipare il pensiero degli altri, ovvero immergersi nel cambiamento che la tecnologia porta nella nostra vita per riuscire a trasformarlo in una soluzione di design.
E’ quindi fondamentale essere aggiornati costantemente su tutto, ma proprio tutto, perchè l’idea giusta potrebbe arrivare da suggestioni o ambiti inaspettati!
Come in tante professioni, anche il designer deve saper ascoltare e mantenere un atteggiamento aperto, in modo da condividere pensieri ed esperienze costruttive con tutti i membri del team. E poi… studiare, sperimentare, sbagliare, riprovare.
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